venerdì 26 luglio 2013


La Settimana confuciana                                                               25 luglio 2013

                                                   Una scintilla del divino

Senza accorgermi, a causa di viaggi e cose varie, questa volta una settimana e’ diventata un mese.
Il mio interesse predominante e’ sempre quello; di cercare un dialogo fra cristianesimo e confucianesimo.
Una riflessione che sto facendo e’ questa: a prima vista fra confucianesimo e cristianesimo c’e’ totale opposizione. Il cristianesimo e’ basato sull’incarnazione di Cristo. Dio si fa uomo. Nel confucianesimo non c’e’ nulla di tutto questo; nulla che vi si avvicini. Il confucianesimo non accetta mediazioni. L’uomo si deve salvare da se’, con quello che fa.
Ma non bisogna precludere un dialogo gia’ in partenza. La cosa e’ possibile approfondirla. Si puo’ considerare l’incarnazione di Dio che avviene in ogni uomo, non solo in Gesu’ Cristo. Il confucianesimo evidenzia molto la grandezza dell’essere uomo. Ma anche nella bibbia si dice che Dio fece l’uomo a sua immagine e somiglianza. E il salmo 8 non dice anch’esso:”Li hai fatti di poco inferiori agli elohim”? Molte traduzioni rendono con “li hai fatti di poco inferiori agli angeli”, ma il testo originale biblico qui non parlava di angeli, parla di elohim (le divinita’?!).
In questa logica si puo’ argomentare che un po’ di incarnazione l’abbiamo tutti; Cristo e’ un prototipo, e’ il fratello maggiore, la primizia. Questo discorso potrebbe piacere a un confuciano.
Una delle cose notevoli del confucianesimo, che merita di essere approfondita e comparata con il cristianesimo, dato che potrebbe arricchirlo, o meglio far scoprire cose che c’erano nel cristianesimo ma non erano state messe in luce, e’ la conoscenza di Dio raggiunta attraverso la propria coltivazione morale. Basti una citazione da Mencio:
Colui che coltiva al massimo la sua mente e il suo cuore, arriva a conoscere la propria natura. Colui che conosce la propria natura, conosce il Cielo. (7A1)