venerdì 3 maggio 2013


La settimana confuciana                                      3 maggio 2013

Il confucianesimo dei nuovi confuciani si concentra sul dialogo con la filosofia occidentale. Li vedi sempre alle prese con Kant, Hegel, Platone, Aristotele, Bergson, Marx, eccetera. Ma il confucianesimo nel suo insieme è sicuramente anche una religione, che ha il suo centro nel culto a tre obiettivi ben determinati:
 
Il Cielo, sempre presente in modo esplicito o implicito nei loro discorsi, a cominciare dai classici e dai detti di Confucio e di Mencio. Un Cielo che è visto come l’origine di tutto e anche dell’umanità, che ha un programma sugli esseri umani ed è custode dei valori e giudice. Un Cielo che perfino trova il modo di rivelarsi, attraverso i fenomeni naturali, la saggezza di certe persone speciali e la volontà popolare.
Gli Antenati: sono la fonte della vita di una persona. Il debito a questi è inestinguibile. Loro vegliano sui propri discendenti, li proteggono e li sorvegliano insieme con il Cielo.
I Santi e gli Eroi benefattori dell’umanità.
 
Alcuni anni fa ho fatto qualche ricerca sugli antenati e sono venuto a conoscere bene una figura simpatica di antenato della cultura cinese, e insieme di eroe/benefattore dell’umanità, noto con il nome di Shennong. Oggi ho postato un articolo scritto allora (in inglese), dove presento questa figura delle origini. Uno dei primissimi antenati dei cinesi, il Divino Agricoltore (questo è il significato di Shennong) sarebbe stato l’inventore della coltivazione del grano, e anche di svariate altre cose utili alla vita e alla convivenza umana, come i recipienti di ceramica e i mercati per lo scambio delle merci.
 
Le leggende che lo riguardano sono assai numerose. La mitologia cinese è una fonte molto ricca e poco studiata di nozioni, non necessariamente di valore storico (dato che le leggende si moltiplicano con il passare dei secoli), ma di valore culturale. Shennong era preoccupato per la salute dei suoi sudditi (forse meglio dire: della sua tribù) e per rimediare alle malattie che li affliggevano andava in giro sui monti a cercare erbe medicinali. Fu quindi anche l’inventore dei medicinali. I veleni e gli antidoti alle malattie li provava anzitutto su se’ stesso. Alla fine morì proprio avvelenato da una di queste sostanze.
 
Ci sono non pochi templi in Cina e a Taiwan e altrove a lui dedicati. Le statue di Shennong sono facilmente riconoscibili. Un re orientale – seduto sul suo trono – ma a torso nudo e la pancia nera gonfia, a ricordare che morì avvelenato. Indossa solo una piccola gonna di foglie, ad indicare che visse prima dell’invenzione dei tessuti. Tiene in mano un piccolo fascio di spighe mature. Sulla testa gli spuntano due corna, di cui si danno diverse spiegazioni, la più comune è che Shennong sarebbe simbolo o capo di una tribù primitiva della Cina del nord, che aveva come totem un bufalo. Tale tribù poi si sarebbe spostata più a sud, nei dintorni del Fiume Azzurro, e avrebbe cominciato a vivere di agricoltura.
 

Statua di Shennong nel tempio a lui dedicato a Tianmu, Taipei, Taiwan.


 
 
Statua di Shenong all'aperto. Alta oltre 6 metri, si trova nella campagna di Xinwu, Taiwan.
 
 
 

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