lunedì 31 dicembre 2012

LA SETTIMANA CONFUCIANA

Tre anni fa ho aperto questo blog. Purtroppo la mia poca dimestichezza con le moderne tecnologie informatiche insieme agli impegni scolastici e di vario genere mi hanno trattenuto dallo scrivere oltre, fino al punto da dimenticare come si fa ad apporre nuovi materiali nel blog.
Da oggi tento un riavvio, iniziando una specie di diario, che spero di riuscire a fare settimanale, intitolato La settimana confuciana. In esso scriverò riflessioni del momento o notizie di attualità riguardanti il confucianesimo in tutti i suoi aspetti.
Si sa che il confucianesimo è anche una religione. Molti sarebbero contrari a definirlo una religione, ma le ragioni di questo diniego sono complesse e da studiare singolarmente. Infatti riveleranno tante cose sull’identità di chi nega. Un conto è se la negazione proviene da un orientale o da un europeo, da un cinese colto o da un missionario. Non mi dilungo qui su queste cose.
Qui voglio solo far notare che – come già altri studiosi di religioni cinesi come Lagerway o Gossaert; non sono io l’unico a pensarlo – la cosiddetta religione popolare cinese può giustamente venire vista come il volto religioso del confucianesimo. La religione popolare cinese è il lato visibile del confucianesimo. Il centro della religione confuciana era (ed è) il culto al Cielo, agli antenati e agli eroi-benefattori dell’umanità.
Le pratiche religiose popolari nel cattolicesimo sono controllate e regolamentate dall’autorità ecclesiastica. Le pratiche religiose della religione popolare cinese non sono controllate da nessuno e sono un gran miscuglio di elementi buddisti e daoisti.
Si usa dire che il confucianesimo non è una religione perchè non ha un minimo di organizzazione. Effettivamente da un secolo a questa parte il confucianesimo è caduto in una crisi da cui si sta gradatamente sollevando.
Nei tempi passati il confucianesimo – compresa quindi anche la religione popolare – era governato dalla corte imperiale. L’imperatore era il gran sacerdote che in certi giorni dell’anno prestava culto solenne al Cielo a nome di tutta la nazione.
Si può dire che l’organizzazione del confucianesimo coincideva con l’organizzazione statale. Non c’era un problema di rapporti fra stato e chiesa. Si può prevedere che col tempo il governo cinese provvederà a riprendere in mano questo ruolo tradizionale.
I cosiddetti Centri Confucio che il governo cinese è andato stabilendo ovunque nel mondo sono un segno premonitore del futuro.
Taipei, 31 dicembre 2012