La Settimana confuciana 24 agosto 2013
Jinxin
Jinxin e’ anche una parola chiave del pensiero di Mencio. Ultimamente
sono riuscito a capire bene che cosa significa.
Jinxin si puo’ tradurre con “approfondire
al massimo la mente-cuore”. Ma non si deve intendere come un lavoro intellettuale
filosofico di conoscenza teorica. Qualche volta io l’ho tradotto con “sviluppare
al massimo”, che e’ piu’ concreto.
Si comprende meglio l’idea
di che s’intenda con “approfondire al massimo” o “sviluppare al massimo” se si
accosta a un altro concetto base di Mencio che e’ quello di estendere (tui 推) la mente-cuore.
Nella visione di
Mencio la coltivazione morale e’ un lavoro di una vita per trasformare il
proprio io: la mente ha gli impulsi al bene, li scopre e li estende il piu’
possibile a tutti i momenti e le espressioni della vita quotidiana. E cosi’ la
persona ne viene trasformata. Quello che viene trasformato non e’ semplicemente
lo xin (mente-cuore), ma anche e
soprattutto il corpo, che e’ quello che realizza in pratica le trasformazioni
della mente. Il corpo a sua volta non e’ mai visto isolato, ma legato alla
famiglia, la famiglia alla societa’ e la societa’ di uno stato a tutto il
mondo.
Ecco allora che in
proiezione discendente jinxin indica
tutto il processo di automiglioramente dal cuore al corpo alla societa’ e a
tutta l’umanita’. L’automiglioramento e’ un processo psicologico individuale,
ma con una proiezione esteriore di ordine politico.
Tenere poi presente
che la mente-cuore e’ il luogo dove si manifesta la natura tendente al bene,
cioe’ i quattro germogli. La quale natura a sua volta proviene dal Cielo, e’ un
dono del Cielo. Quindi in proiezione ascendente jinxin fa pensare alla natura
umana tendente al bene e in ultima analisi al Cielo dal quale la natura
proviene.
Ecco allora la trafila
completa:
Cielo (tian) – natura (xing) – mente-cuore (xin) – corpo (shen) – famiglia (jia) – stato (guo) – mondo (tianxia)
In un’espressione come
jinxin e’ compresa tutta la dottrina
etica e antropologica di Mencio.