Quanti
sono i confuciani? Gennaio 2014
Questa è una
domanda frequente, a cui non è facile rispondere. Io di solito a chi me la fa
rispondo che non si sa. Dico anche al mio interlocutore che quando si imbatte
in una cifra – e ce ne sono spesso nei libri o giornali quando parlano di
statistiche delle religioni – non la prenda sul serio, ci faccia su una risata.
Il fatto è
che non c’è un criterio chiaro per contare i confuciani, non ci sono registri
di battesimo. Se uno poi si azzarda a fare un field work, presenterà poi la conclusione che i confuciani sono
pochissimi. Infatti se voi andate in giro a chiedere ai cinesi se sono
confuciani o no, il 99,9 per cento vi diranno di no. Perché effettivamente non
si sono mai posti la domanda e non considerano in confucianesimo una religione
o una ideologia, ma semplicemente una serie di insegnamenti ovvi e ragionevoli
che ogni essere umano dovrebbe fare
suoi.
Oggi ho
visto un articolo di una ricercatrice americana, una certa Anna Sun, dove
dibatte i criteri per vagliare chi sia confuciano o meno. Secondo lei si
possono stabilire tre criteri a livello diverso. Il primo sarebbe di vedere
quali e quante persone partecipano ai riti commemorativi in onore di Confucio
che si tengono nel tempio di Confucio una volta all’anno (minimo) in autunno.
Da questo risulterebbe una cifra molto ridotta, perché i riti del genetliaco di
Confucio, già soppressi dal regime maoista e ripresi regolarmente da pochi
anni, sono seguiti da poche persone, per varie ragioni.
Un altro
criterio, forse più valido, è di calcolare quante persone partecipano ai suddetti
riti per Confucio e/o ai riti per gli antenati (vicino alle tombe o in altri
modi a seconda delle zone). Qui la cifra risulta sicuramente molto più
consistente, e il discorso (l’analisi dei numeri) diventa più complesso.
Un terzo
criterio sarebbe quello culturale: cioè catalogare come confuciani tutti coloro
che valorizzano gli insegnamenti di Confucio e si sforzano di attualizzarli
nella loro vita. Anche qui il discorso diventa complesso, ma molto più vasto.
Il mio punto
qui non era di trovare la risposta esatta al quesito iniziale quanto piuttosto
di mettere in evidenza che attualmente ci sono degli studiosi che affrontano
questo problema. Anna Sun è un bell’esempio.