La
Settimana Confuciana 18 giugno 2013
Du Weiming
Du Weiming (altra grafia: Tu Wei-Ming) è il filosofo
confuciano attualmente più in vista nel mondo. È nato a Kunming nel 1940. A 9 anni al
seguito della famiglia si è rifugiato a Taiwan, dove ha ricevuto la sua educazione
fino all’università (laurea in filosofia presso la Donghai University di
Taichung, 1961). Grazie ad una borsa di studio ha poi proseguito gli studi
negli Stati Uniti, conseguendo il Ph.D. in filosofia dalla Harvard University
(1968).
In seguito Du ha intrapreso la
carriera di docente, prima a Princeton e Berkeley, poi (dal 1981) a Harvard,
dove ha insegnato fino alla pensione (2010). Negli ultimi tre anni Du Weiming
non si è concesso riposo. Ha continuato – sia pure a ritmo un po’ meno serrato –
i suoi viaggi di conferenze e di propaganda per le dottrine confuciane in ogni
parte del mondo, e si è trasferito come docente di filosofia all’università
Beida di Beijing, evidentemente per poter realizzare qualche suo progetto
particolare. Infatti ha subito fondato un istituto per gli studi umanistici (IAHS: Institute of Advanced Humanistic Studies),
che lui dirige, diviso in quattro settori di ricerca e in contatto con tanti
studiosi e centri di ricerca di tutti gli angoli del globo.
Sempre
all’interno dell’università Beida a Beijing esiste un altro ente, il WEIB: World Ethics Institute of Beijing.
Questo centro è dovuto al rapporto di amicizia esistente da anni fra la Beida e l’università
tedesca di Tuebingen. Il 18 aprile 2012 venne inaugurato a Tuebingen (con sede
nell’università) il WEIT (World Ethics
Institute of Tuebingen). In tale occasione fu invitata a partecipare una
delegazione della Beida, con a capo il rettore. In tale circostanza venne
deciso di fondare a Beijing un centro gemello similare di studi etici, ed
effettivamente venne fondato l'ottobre seguente all’interno della Beida, mettendovi a capo come
direttore Du Weiming.
Il teologo svizzero Hans Kueng già nel 1993 al convegno mondiale delle religioni a Chicago (World Parliament of Religions) aveva lanciato il progetto di costruire un’etica che andasse bene per tutte le religioni e le culture (World Ethics), e da allora ha portato avanti questo progetto, trovando nei filosofi confuciani dei ferventi collaboratori.I
due centri portano avanti il sogno di Hans Kueng, con la differenza che il
centro di Tuebingen s’interessa di etica globale, mentre il centro di Beijing è
previsto che si interessi in particolar modo dell’etica economica in una prospettiva globale, cioè a vantaggio di
tutto il mondo.
Du Weiming ha scritto una
trentina di libri e oltre 150 articoli in cinese e in inglese. Particolarmente
importanti sono stati i suoi ripetuti soggiorni in Cina nel decenno 1980-90,
durante i quali, con la sua partecipazione a dibattiti e conferenze nelle
principali università del paese, è riuscito a riavviare gli studi sul
confucianesimo dopo trentanni d’interruzione.
Du Weiming ha messo in
luce che il confucianesimo rappresenta un umanesimo
onnicomprensivo. Si tratta di un umanesimo molto diverso dal tipo di
umanesimo in voga nel mondo occidentale, contrapposto alla natura e opposto a
Dio. L’umanesimo confuciano sottolinea l’unione fra il Cielo
e gli esseri umani e l’essenziale
unità di tutti gli esseri fra di loro. È un umanesimo che non fugge dal mondo,
anzi è orientato al mondo e richiede di partecipare alla vita politica, anche
se il confuciano ideale (il junzi)
non è un servitore cieco dello stato, ma è dotato di un forte spirito
di critica e attraverso i suoi ideali etici si adopera per trasformare la
realtà politica attuale.
Per propagandare il
pensiero politico confuciano in lingua inglese, Du Weiming ha anche coniato l’appellativo
di comunità fiduciaria (fiduciary
community). La società nella visione confuciana è una comunità animata da
un comune ideale, che è l’automiglioramento morale di ciascun individuo membro.
Questa non è una sua invenzione; ma è merito suo aver messo bene in luce quanto
nei detti di Confucio (e di Mencio, Xunzi, eccetera) viene ribadito ad ogni
passo.
L’indirizzo del sito
(inglese e cinese) di Du Weiming è questo: