domenica 2 agosto 2009

TERMINOLOGIA RAGIONATA DEL CONFUCIANESIMO

TERMINOLOGIA RAGIONATA DEL CONFUCIANESIMO


Alfabeto/Pinyin


Ba 霸
Tiranno, contrario di wang (re).

Ben本
Radice, sostanza (contrapposto a mo 末)

Benxin本心
Mente originale (innata), contrapposta a xixin習心 (mente abituale).

Cai Renhou蔡仁厚
Nuovo confuciano della terza generazione. (1930-)

Chan 禪
Buddismo Zen.

Chan xue禪學
Le dottrine del buddismo Zen.

Chan zong禪宗
La Scuola del Buddismo Zen.

Cheng 誠
Sincero, sincerità. Nel Zhongyong è la perfetta virtù. I neoconfuciani (specialmente Wang Yangming e Liu Zongzhou) ne svilupparono la dimensione metafisica.

Cheng Zhongying成中英
(Cheng Chung-Ying) Filosofo nuovo confuciano della terza generazione (1935-)

Chunqiu 春秋
Primavere e Autunni, uno dei 5 Classici, attribuito a Confucio.

Cielo 天 (Tian)
Sinonimo di Shangdi上帝(nei 5 Classici); l’essere supremo (nei Dialoghi di Confucio); in seguito, il fato, la verità ultima, la pienezza del bene, il Dao, ecc.

A volte usato in coppia con Terra 地 (yin/yang).

Cinque Classici 五經
I 5 classici (o scritture) confuciani, e cioè: Libro dei Documenti, Libro delle Odi, Libro dei Mutamenti, Libro dei Riti, Primavere e Autunni.

Cinque relazioni五倫 (wulun)
I fondamenti dell’etica confuciana, e sono: sovrano-suddito, padre/figlio, fratello maggiore/ minore, marito/moglie, amico/amico.

Comunità fiduciaria
La società ideale del confucianesimo, come descritta da Du Weiming, fondata sulla fiducia reciproca, e in ultima analisi sulla natura umana buona di Mencio.

Consciousness-only School (weishi zong) 唯識宗
V. pancoscienza.

Coscienza liangzhi 良知
In Mencio (7A:15): capacità innata nell’uomo di conoscere il bene. Per Mencio è insita nella natura umana. Per Wang Yangming, si identifica con il cuore心 e lo sviluppo perfetto di liangzhi significa la saggezza. Per Wang ha anche una dimensione metafisica, come di essere-in-sé-stesso, e si identifica con il taixu 太虛 (Grande Vuoto), che per lui significa l’Assoluto espresso in termini negativi.

Cuore (xin)
Facoltà di conoscere e volere nell’uomo.

Dacheng fuojiao大乘佛教
Buddismo Mahayana

Daquan 大全
In Feng Youlan, la totalità dei principi presa nel suo insieme.

Dao: (道)
Via. Ha il significato esteso di “ragione.” Nell’uso filosofico, a volte è contrapposto a Qi 器 (lett.“utensile”), cioè l’oggetto concreto. In questo senso rappresenta il metafisico contrapposto al fisico, l’astratto contrapposto al concreto. Nella filosofia daoista indica l’ultima realtà (innominabile ed ineffabile). Nel buddismo indica il significato della vita, l’ultima realtà (la buddità). Nel confucianesimo indica la condotta della vita, specialmente l'osservanza morale delle cinque relazioni. Può indicare anche il significato della vita o l’ultima realtà.

Daoti: (道體)
Letteralmente, il corpo del dao. Sinonimo di dao, di sostanza (o sostanza originale), di mente (o mente originale), di io morale (o io trascendentale), di natura (cioè natura umana, l’essenza dell’essere umano).

Daotong: (道統)
‘Tradizione Ortodossa’ ovvero ‘Linea ortodossa di trasmissione del Dao’: idea sostenuta da Zhu Xi, e tuttora comune fra i nuovi confuciani. Si riferisce alla conoscenza dell’Assoluto trasmessa da Confucio a Mencio, poi ai Fratelli Cheng (Cheng Brothers) e a Zhu Xi, e così via, fino ai nuovi confuciani di oggi.

Dao wenxue: (道問學)
“Seguire la via della ricerca e dello studio.” Si riferisce alla preoccupazione primaria della Scuola del Principio, contrapposta a zun dexing (尊德性onorare la natura morale), la preoccupazione primaria della Scuola della Mente. Ambedue le espressioni provengono dal Zhongyong (Dottrina del Giusto Mezzo), cap. 27.

Daoxin: (道心)
L’io morale, contrapposto a renxin (cuore umano mescolato alle passioni). Cfr. anche daoti.

Daoxue: (道學)
Altro nome del neoconfucianesimo Song, sinonimo di lixue.

Daxue 大學
Il Great Learning, uno dei Quattro Libri.

De 德
Virtù

Dexing 德性
Virtù

Dezhi: (德治)
Governo della virtù, l’ideale confuciano tradizionale in politica.

Dunwu 頓悟
Illuminazione improvvisa

Du Weiming 杜維明
Nuovo confuciano della terza generazione (1940-).

Duxing: (篤行)
Onestà nel comportamento.

Energia (o Forza) Materiale 氣qi
A volte tradotto come respiro, etere, forza vitale, il termine proviene dal Libro dei mutamenti. Zhu Xi lo considera il principio concreto, materiale, differenziante delle cose, quello che insieme al principio (li) costituisce tutti gli esseri, quello che dà vita alle cose. E come li (principio) viene da Zhu Xi attribuito alla natura umana e ne spiega la bontà originale, così anche qi (l’energia materiale) viene attribuito alla mente-cuore (xin) e indica piuttosto la sua natura fisica e la sua associazione con le emozioni. Per Wang Yangming, li e qi rappresentano non due principi distinti, ma le manifestazioni razionali e morali (li) contrapposte a quelle irrazionali e vegetative (qi) della medesima natura umana.

Fang Dongmei
Nuovo confuciano della prima generazione (1899-1977).

Feng Youlan 馮友蘭
Nuovo confuciano della prima generazione (1895-1990).

Fenshu 分殊
Varie manifestazioni.

Fratelli Cheng 二程
Cheng Hao e Cheng Yi, due fratelli filosofi neoconfuciani, importanti perchè a lor, specialmente a Cheng Yi, si è ispirato Zhu Xi.

Funzione: (yong 用)
Cf. Sostanza e Funzione.

Fuxing shuyuan: (復性書院)
“Accademia per Riscoprire la Natura”, fondata da Ma Yifu a Leshan, Sichuan (1939).

Ganqing 感情
Sentimenti (cf. qing)

Generare incessante:生生不已(sheng sheng bu yi), opp.生生不息(sheng sheng bu xi)
Concetto cosmologico proveniente dal Libro dei mutamenti. Esprime l’idea che il mondo è un immenso processo di continua attività creatrice. È una nota dominante della visione cinese (specialmente confuciana) del mondo. Fang Dongmei la chiama creatività creativa (creative creativity).

Gongfu: 工夫
Abilità raggiunta grazie a sforzo e pratica. Nel neoconfucianesimo è un termine tecnico indicante lo sforzo per far emergere la propria natura autentica; comprende la meditazione jingzuo 靜坐 (quiet- sitting), lo studio dei Classici e l’esame di coscienza. Per Wang Yangming, gongfu è semplicemente lo sforzo di essere attento e vigilare di continuo su sé stesso, e cioè di estendere la coscienza liangzhi.

Guocui pai 國粹派
Scuola dell’Essenza Nazionale: movimento intellettuale della prima metà del sec. XX.

Guoxiang (253-312)郭象
Filosofo, autore di un famoso commentario a Zhuangzi.

Guoxue: (國學)
La cultura nazionale, studi cinesi.

Han Learning 漢學
Cf. Scuola dello Han Learning.

Hanyang: (涵養)
Controllo di sé. Nel vocabolario neoconfuciano solitamente abbinato con gongfu (q.v.).

He和
Armonia. Nel linguaggio neoconfuciano indica lo stato di equilibrio dopo che i sentimenti sono attivati nel giusto grado.

Hehe xue: (和合學)
Cultura dell’armonia (learning of harmony), ora largamente diffusa in Cina.

He Lin 賀麟
Nuovo confuciano della prima generazione (1902-1992).

Intuizione: (zhijue 直覺)
Per i nuovi confuciani, un tipo di conoscenza completamente sui generis, addirittura di un’esperienza allo stesso tempo epistemologica ed ontologica. Si tratta di conoscenza della sostanza: via trascendentale alla conoscenza, perché la sostanza è trascendentale. Quindi l’intuizione di cui parlano i nuovi confuciani è una facoltà trascendentale; non ha nulla a che fare con le normali facoltà conoscitive dell’uomo. È l’autocoscienza dell’io morale, detto anche io trascendentale. Mou Zongsan la chiama zhi de zhijue (智的直覺), letteralmente: “Intuizione della sapienza”), e la usa per tradurre l’intuizione trascendentale o intuizione ontologica di Kant.

Io morale: 倫理自我(daoxin 道心)
Letteralmente, la “mente (cuore) del dao.” Nelle due principali scuole neoconfuciane, ma specialmente nella Scuola del Principio (Zhu Xi), esso indica la sacra eredità di dottrina trasmessa dai saggi. Come tale, è contrapposto a renxin 人心 (letteralmente, la “mente dell’uomo” o “mente umana”, dove “umana” connota debolezza e fallibilità). Quest’uso allude ad un passo del capitolo “Consiglio del Grande Yu” nel Libro dei documenti. Cheng Yi spiega renxin come la mente-cuore influenzata da renyu 人欲 (passioni umane, ovvero desideri egoistici) e daoxin come la mente-cuore che è ricolma del principio celeste (tianli 天理). Zhu Xi spiega renxin come la mente-cuore dell’uomo, considerata come la sede della conoscenza, composta di sangue e di energia materiale (qi), e daoxin come la stessa mente-cuore, considerata come la fonte del discernimento morale. Wang Yangming considera renxin come la mente-cuore contaminata dalle passioni e quindi incline all’errore, e daoxin come la mente-cuore allo stato puro, senza passioni o desideri egoistici e che s’identifica con la coscienza (liangzhi). I nuovi confuciani hanno ereditato, e solitamente usano, quest’ultimo significato.

Io Trascendente
cfr. io morale.

Jin si lu: (近思錄)
Famosa antologia di testi neoconfuciani compilata da Zhu Xi.

Jing: (敬)
Lett. rispetto. È stato tradotto da Zhang Junmai con vigilanza (attentiveness) e concentrazione; da A. C. Graham con padronanza di sé (composure), da Chu Chai con prudenza. Chen Rongjie ritiene che rispetto (in inglese reverence) sia adatto per tradurre questo termine per quanto si riferisce al confucianesimo antico, mentre per il neoconfucianesimo ritiene più adatto tradurlo con serietà (seriousness).

Jingjie 境界
Sfera intellettuale-spirituale.

Jingshen jingjie: (精神境界)
Le “sfere spirituali” nel sistema filosofico di Feng Youlan.

Jingtu: (淨土)
La Terra Pura (Pure Land) del buddismo.

Jujing: (居敬)
Perseverare nel rispetto (dwell in reverence).

Junzi 君子
Gentiluomo, l’ideale confuciano di essere umano.

Kongjiao 孔教
Gli insegnamenti di Confucio.

Kuang chan: (狂禪)
Lett. Zen pazzo. Speculazione filosofica di tipo Zen spinta fino alle forme più bizzarre ed esagerate.

Kun (坤)
Morbido, passivo, terra. Cf. Qian.

li: (理)
Cf. Principio.

Li: (禮)
Cf. Riti.

Liang Shuming梁漱溟
Nuovo confuciano della prima generazione (1893-1988).

Lijiao 禮教
Coltivazione del carattere per mezzo dei riti (Li).

Li yi fen shu理一分殊
Il principio è uno, le sue manifestazioni sono molte.

Li yi lian chi: (禮義廉恥)
Le quattro virtù basilari (neoconfuciane) di decoro, onestà, integrità, senso del pudore.

Liu Shuxian 劉述先
Nuovo confuciano della terza generazione (1934 - ).

Lixing 理性
Ragione

Lixue: (理學)
La scienza del li (principio). Cf. Scuola del principio.

Lizhi 理智
Intelletto

Luanshi: (亂士)
Le figure disordinate, secondo la divisione dei personaggi della storia in due categorie fatta da Wang Chuanshan. (cfr. zhenshi).

Lunyu 論語
Dialoghi (di Confucio), uno dei Quattro Libri (si shu)

Lu-Wang: (陸王)
Cf. Scuola della Mente.

Ma Yifu
Nuovo confuciano della prima generazione (1883-1967).

Mente: (xin 心
Lett. cuore), spesso tradotto anche come mente-cuore (in inglese mind-and-heart oppure mind-heart). In generale, nell’uso filosofico cinese questo termine indica il principio del pensare e del sentire. Mencio considera xin il principio d’ogni attività umana. Per Zhu Xi essa (la mente xin) è composta di li e qi ed è inferiore a xing (natura) in importanza.

Mianren shuyuan: (勉仁書院)
Accademia che Esorta alla Benevolenza, fondata da Liang Shuming a Chongqing, Sichuan (1940).

Minben: (民本)
Lo spirito o principio democratico (l’idea che il potere risiede nel popolo), premessa essenziale alla creazione di un regime democratico (minzhu 民主).

Ming: (命)
Destino, fato. La visione confuciana del destino è che “l’uomo deve fare il massimo che può nel suo impegno morale e poi lasciare al fato tutto quanto è al di fuori del suo controllo. Questa visione ammette apertamente che ci sono cose che stanno al di fuori del nostro controllo, ma che non v’è ragione di allentare il proprio impegno morale. La tendenza è decisamente di moralismo e umanesimo insieme. La teoria confuciana rappresenta la convinzione dei cinesi educati in generale.” (Chan, 79).

Ming Mingde 明明德
Manifestazione della chiara virtù.

Minzu wenhua shuyuan民族文化書院
Accademia per la Cultura Nazionale, fondata da Zhang Junmai a Dali, Yunnan (1940).

Mo 末
Rami (contrapposto a ben本 radice), un po' simile ad accidenti (nel binomio sostanza-accidenti).

Mou Zongsan牟宗三
Nuovo confuciano della seconda generazione (1909-1995).

Natura: (xing 性)
La natura umana, buona o cattiva o neutra secondo le varie teorie.

Zhu Xi vede xing come la fonte e principio della bontà morale ed ontologica dell’uomo e delle cose, e come ciò che è ripieno di li (principio), mentre egli considera xin (la mente) come contenente sia li che qi e quindi moralmente ambivalente. La Scuola del Principio usa spesso la distinzione fra tianxing 天性(natura avuta in dotazione dal cielo), ovvero benran zhixing 本然之心(natura in quanto tale), e qizhi 氣質 ovvero qizhi zhixing 氣質之性 (natura fisica).

Neisheng 內聖
Saggio all’interno. Cf. Re all’esterno.

Pancoscienza (Scuola della)

唯識宗(weishi zong)
(Consciousness-only School) Scuola di pensiero buddista, in Occidente nota anche come buddismo Vijñana (Vairocānā), e che si può forse convenientemente esprimere in italiano con il termine “pancoscienza.

Principio: (li 理)
Per Zhu Xi è l’essere, la realtà, il principio di organizzazione, ciò che è pieno di verità e di bontà, il principio trascendente e normativo dell’azione morale, di solito contrapposto all’energia materiale (qi), pur essendo da lei inseparabile. E come li (principio) viene attribuito alla natura umana e ne spiega la bontà originale, così anche qi (l’energia materiale) viene attribuita alla mente-cuore (xin) e indica piuttosto la sua natura fisica e la sua associazione con le emozioni. Lu Xiangshan e Wang Yangming considerano li come essere e bontà, con l’accento forse più sulla bontà. E dato che essi considerano la mente-cuore (xin) come in qualche modo un tutt’uno con la natura (xing), essi considerano anche xin come pieno di li ovvero di bontà. In questo modo le loro vedute divergono da Zhu Xi.

Pi 辟
Aprirsi, uno dei due movimenti del divenire cosmico. (opposto di Xi)

Qi: (器)
Cosa concreta (letteralmente: utensile, arnese), termine usato in contrapposizione a dao (q. v.).

Qi: (氣)
Cf. energia materiale.

Qian: (乾)
Duro, attivo, cielo. Uno dei due esagrammi primordiali (yin-yang) nel Libro dei mutamenti. L’altro è kun坤.

Qian Mu 錢穆
Storico. Nuovo confuciano della prima generazione (1895-1990).

Qing: (情)
Le passioni (sentimenti, emozioni), nel linguaggio neoconfuciano spesso sinonimi di renyu (concupiscenza umana).

Qinggan 情感
Cf. Qing

Quattro Libri 四書
Dialoghi (di Confucio), Mencio, Daxue, Zhongyong.

Re all’esterno: (wai-wang 外王)
Indica la sfera dei doveri morali esterni (sociali e politici), distinta dalla sfera del saggio all’interno (q. v.), ma sgorgante da questa.

Ren 人
Essere umano, persona.

Ren: (仁)
Lett. benevolenza, umanità, gentilezza, bontà, amore. Originariamente (per Confucio e per Mencio) era il nome di una virtù morale, la virtù fondamentale e tipica che rende l’essere umano veramente umano. Nel neoconfucianesimo assunse una dimensione o connotazione metafisica e insieme cosmica, di datore della vita: quel potere o virtù misteriosa grazie a cui l’essere umano diviene un tutt’uno con il Cielo e la Terra e tutte le cose, e partecipa al processo creativo dell’universo. Wang Yangming identifica ren con il benti (sostanza originale) del xin (della mente) 心之本體, e cioé con la mente-in-sé, l’Assoluto.

Renai 仁愛
Cf. Ren.

Rendao 人道
Il dao dell’uomo.

Renti 仁體
Natura buona, sostanza del ren.

Renxue: (仁學)
“Cultura (o dottrina) del ren”, nome della teoria filosofica – e titolo dell’opera principale – di Tan Sitong.

Renyu: (人欲
Concupiscenza, che sussiste nel cuore umano, in conflitto con il principio celeste (Tianli).

Riti: (Li) (禮)
Termine molto importante nel sistema di pensiero confuciano. Comprende sia le norme dell’etichetta che le norme di condotta morale, come pure le leggi civili e le usanze tradizionali, e perfino dei valori interiori più alti, fino ad arrivare alla legge naturale.

Rixin 日新
Rinnovamento quotidiano. (dal Daxue)

Rujiao zhongguo: (儒教中國)
La Cina dominata dalla religione confuciana. Un appellativo coniato da Du Weiming per indicare la combinazione di regime imperiale e religione confuciana, tipica di gran parte della storia cinese.

Saggio all’interno: (nei-sheng 內聖)
Indica il traguardo della coltivazione morale, che è il pieno sviluppo della bontà innata di una persona. Questa interiore santità morale a sua volta si manifesta all’esterno nel compimento dei propri doveri sociali e politici (re all’esterno).

San Gang 三綱
Cf. Tre Legami.

Sanji 三祭
Cf. Tre sacrifici.

San min zhuyi: (三民主義)
Cf. Tre principi.

Scuola della Mente: (xin xue 心學)
(o della Mente-Cuore) È l’altra delle due scuole principali del pensiero neoconfuciano, il confucianesimo delle dinastie Song e Ming (Cf. Scuola del Principio). Fondatore: Lu Xiangshan (1139-1193); esponente principale: Wang Yangming (1472-1529).

Scuola dello Han Learning: Hanxue 漢學
Scuola di pensiero della dinastia Qing (1644-1911), che esaltava la filologia a scapito della filosofia, e quindi era opposta alla Scuola del Song Learning (Songxue 宋學), che invece sosteneva il primato della filosofia (da intendersi come filosofia neoconfuciana, di Zhu Xi o di Wang Yangming).

Scuola del Principio: (lixue 理學)
Una delle due principali scuole di pensiero del neoconfucianesimo (il confucianesimo delle dinastie Song/Ming); l’altra è la Scuola della Mente. Il suo più illustre esponente è stato Zhu Xi (1130-1200). Questa scuola dà priorità alla ricerca e allo studio, mentre la Scuola della Mente dà maggiore importanza ad “onorare la natura virtuosa,”(zun dexing) e cioè dà più peso ai valori morali che a quelli intellettuali.

Scuola del Song Learning宋學Songxue
Cf. Scuola dello Han Learning.

Shang shu 尚書
Libro dei Documenti (uno dei 5 Classici).

Shendu 慎獨
Fare attenzione alla propria condotta quando si è da soli.

Sheng: (聖)
Per i confuciani, è l’ideale morale supremo che l’uomo possa raggiungere.

Sheng sheng bu yi生生不已
Cf. Generare Incessante.

Shi 事
Avvenimenti.

Shifei: (是非)
Giusto o non giusto (vale a dire: moralmente buono 是 o cattivo 非).

Shijian: (實踐)
Praticare (le norme morali). Nella mentalità confuciana, la pratica degli imperativi morali è essenziale per conoscere l’io morale, la natura, il dao.

Shu 恕
Reciprocità

Shuyuan: (書院)
Tipo di scuola, accademia, collegio tipico della tradizione neoconfuciana.

Siduan 四端
I quattro inizi (i 4 germogli) della natura umana buona secondo Mencio.

Song Learning:
Cf. Scuola del Song Learning.

Sostanza e Funzione: (ti 體 e yong 用)
Binomio proveniente da Wang Bi (226-249). Si riferisce a due stati cosmici, quello latente (ti) e quello manifesto (yong). Il buddista Seng Chao 僧肇 (384-414) descrive il cosmo in termini di xin (mente), per indicare ti, che è l’interno (nei 内), e di yong, l’esterno (wai 外), cioè le manifestazioni della Mente. Per mezzo della trance meditativa (samadhi), uno può raggiungere l’unione con la Mente e così acquisire la saggezza (prajnã). Il buddismo Tiantai vede l’Assoluto come ti e le sue manifestazioni come yong. Nei pensatori delle dinastie Song e Ming la dicotomia ti/yong a volte mantiene i suoi significati metafisici ereditati dal neodaoismo e dal buddismo; talvolta invece assume un significato più semplice, cioè di “essenziale” o “base” o “teoria” (ti) contrapposto a “funzione,” “applicazione” o “pratica”(yong). Wang Yangming segue quest’ultimo uso dei pensatori Song/Ming, ma più spesso adopera i due termini nei loro significati metafisici. Egli parla spesso di ti/yong in termini rispettivamente di benti 本體e gongfu 工夫.

Tai he 太和
Grande armonia.

Taiji 太極
Grande Ultimo (Great Ultimate). Concetto che ha origine dal Libro dei mutamenti e da Laozi, e in entrambi questi libri indica il principio cosmico da cui tutte le cose hanno origine. Per Zhou Dunyi – considerato il fondatore della tradizione neoconfuciana - Taiji indica la fonte e il principio di tutto l’essere e di tutta la bontà, il fondamento dell’essere, l’Uno dietro ai tanti, la pienezza del li (理 principio). In quanto tale, esso è una specie di principio cosmico. Zhu Xi l’identifica con il principio celeste (Tianli 天理) dei fratelli Cheng, la personificazione di tutta la verità, sapienza e virtù. In questo modo lui interiorizza il Taiji di Zhou Dunyi, descrivendolo come immanente non soltanto nella totalità del cosmo, ma anche in ciascun essere singolo. Wang Yangming usa molto raramente questo termine, e di solito nel significato di fonte e principio della bontà morale.

Tang Junyi 唐君毅
Nuovo confuciano della seconda generazione (1909-1978)

Ti 體
Corpo, sostanza, realtà essenziale.

Ti Yong 體用
Cf. Sostanza e Funzione.

Ti yong bu er: (體用不二)
Lett. “sostanza e funzione non sono due cose distinte.” Frase usata da Xiong Shili come concentrato della sua visione filosofica (la sostanza originale e le sue manifestazioni sono un tutt’uno).

Tian: (天)
Cf. Cielo.

Tiandao
La Via del Cielo.

Tianli: (天理)
Principio celeste. Cf. renyu.

Tianming: (天命)
Il decreto del Cielo. Cf. Ming.

Tian ren heyi: (天人合一)
Unione di Cielo e uomo.

Tiantai zong 天臺宗
La scuola buddista Tiantai.

Tianxing 天性
La propria natura.

Tianzi 天子
L’imperatore (figlio del Cielo).

Tiren 體認
Esperienza intima e profonda.

Tiyan 體驗
Esperienza intima e profonda.

Tre legami: (三綱) sangang
Delle cinque relazioni, le tre più fondamentali, costitutive della compagine sociale (sovrano/suddito; padre/figlio; marito/moglie), e le relative obbligazioni morali.

Tre principi: (san min zhuyi三民主義)
La dottrina politica di Sun Zhongsan (Sun Yat-sen), basata sui principi del nazionalismo (indipendenza politica della Cina), democrazia e socialismo.

Tu Wei-Ming
Cf. Du Weiming

Wai wang 外王
Re all’esterno (q.v.)

Wang: (王)
Re, contrapposto a ba (tiranno).

Wuchang: (五常)
Le cinque virtù assolute, corrispondenti alle cinque relazioni.

Wuji: (無極)
Stato cosmologico precedente al Taiji (supremo ultimo); categoria dell’essere.

Wulun: 五 倫
Cf. Cinque relazioni.

Xi 翕
Chiusura (opposto di Pi).

Xi xue 西學
Cultura occidentale, sapere occidentale.

Xian: (賢)
Persona virtuosa. È un grado sotto a sheng (q.v.).

Xiao cheng小乘
Buddismo Hinayana (Piccolo veicolo).

Xin: 心
Cuore, oppure mente. Meglio ancora dire mente-cuore. (Cf. Io morale).

Xin wai wu wu 心外無物
Non c’è alcuna cosa (alcun principio etico) al di fuori della mente (una frase di Wang Yangming).

Xinxue
Cf. Scuola della Mente.

Xing:
Cf. Natura.

Xinxing zhi xue: (心性之學)
La dottrina della mente e della natura, scopo di tutta la ricerca filosofica neoconfuciana.

Xinzhai: (心齋)
Nella filosofia di Zhuangzi: il digiuno della mente, cioè l’eliminazione dei desideri corporei, per evitare che rendano schiava la mente. Assieme a zuowang, è una delle due condizioni necessarie per attingere all’esperienza del dao.

Xiong Shili 熊十力
Nuovo confuciano della prima generazione (1885-1968).

Xiu shen: (修身)
Coltivazione morale della persona; il processo di miglioramento (morale e spirituale) della propria persona.

Xixin: (習心)
Cf. benxin.

Xue’an: (學案)
Libro che raccoglie i dati di una ricerca di studio o di una scuola (o di varie scuole). Famoso è il Ming ru xue’an (明儒學案) di Huang Zongxi (1610-1695), una presentazione dell’attività delle varie scuole filosofiche del periodo Ming (1365-1644).

Xu Fuguan 徐復觀
Nuovo confuciano della seconda generazione (1903-1982).

Yang: (陽)
Secondo il Libro dei mutamenti, uno dei due componenti fondamentali del dao (insieme a yin 陰) che si alternano nel processo del divenire cosmico.

Yijing 易經
Libro dei Mutamenti (uno dei 5 Classici).

Yi 義
Rettitudine.

Yi 易
Mutamenti, divenire cosmico.

Yili: (義理)
Rettitudine (yi) e principio (li). Nel gergo neoconfuciano si usa come abbreviazione di yili zhi xue義理之學, cioè studio della rettitudine e del principio (learning of righteousness and principle), che è sinonimo di “filosofia” (che per i neoconfuciani è una visione d’insieme di metafisica-cosmologia [li理] ed etica [yi義]).

Yin 陰
Secondo il Libro dei mutamenti, uno dei due componenti fondamentali del dao, insieme a yang陽.

Yinyuanfa: (因緣法)
Nel buddismo: la dottrina delle cause.

Yong 用
L'opposto di ti (cf. Ti)

Youhuan yishi憂患意識
Senso di apprensione o ansietà.

You jiao wu lei 有教無類
L’educazione non conosce classi (tutti hanno diritto ad imparare)

Yu Yingshi 於英時
Nuovo confuciano della terza generazione (1930 - ).

Yuan jiao 圓教
La perfetta dottrina.

Zhang Junmai張君勱
Nuovo confuciano della prima generazione (1886-1969)

Zheng: (政)
L’organizzazione politica (regime) di un paese, distinta da zhi (治), l’apparato burocratico statale.

Zhenshi: (貞士)
Gli uomini virtuosi, secondo la divisione dei personaggi della storia, fatta da Wang Chuanshan, in due categorie (cf. luanshi).

Zheng tong 正統
Ortodosso.

Zhi: (治)
Sistema burocratico amministrativo, che insieme al regime politico (zheng) forma la compagine statale.

Zhi 執
Ossessione, pregiudizio.

Zhijue: (直覺)
Cf. intuizione.

Zhi de zhijue 智的直覺
Intuizione trascendentale (Mou Zongsan).

Zhishan: (至善)
Il bene supremo nella tradizione confuciana, dalle frasi iniziali del classico Daxue大學(Great Learning). Mou Zongsan lo chiama yuanshan (圓善).

Zhong 中
Il mezzo, il centro. Nel linguaggio etico neoconfuciano indica lo stato di equilibrio dei sentimenti prima che vengano attivati. (cf. he)

Zhongxue 中學
Cultura cinese, sapere cinese.

Zhongxue wei ti, xixue wei yong: (中學為體, 西學為用
Lett.:”Cultura cinese come sostanza e cultura occidentale come funzione.” Slogan lanciato dallo statista Zhang Zhidong 張知洞 nella seconda metà del sec. XIX, per dire che si dovevano imparare dall’occidente la tecnologia e le scienze esatte, mantenendo la cultura cinese tradizionale come base della vita sociale.

Zhongyong: (中庸)
Classico confuciano, la Dottrina del Giusto Mezzo, (in inglese Doctrine of the Mean), tradotto da Du Weiming con Centrality and Commonality. È uno dei Quattro Libri (si shu 四書).

Zhou Li 周禮
I riti della dinastia Zhou (1066-221 Av.C)

Zhutixing 主體性
Soggettività

Ziran 自然
Naturale, naturalezza.

Zi wo 自我
Io personale

Zi wo kanxian 自我坎陷
Autonegazione dell’io morale (in Mou Zongsan).

Zun dexing (尊德性)
Cf. Dao wenxue.

Zuowang: (坐忘)
Nella filosofia di Zhuangzi, “sedere nell’oblio”, cioè la sospensione dell’attività di giudizio. Cf. xinzhai.

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