Settimana confuciana 8
febbraio 2013
Ieri
mi è capitata fra le mani una foto che da vari anni non vedevo. Si tratta della
foto di un monumento che si trova in Giappone, a Fukuoka, nel tempio Kinryu. È
il monumento a Kaibara Ekken, un letterato confuciano di secoli fa.
Il monumento rappresenta lui
seduto (evidentemente non su una sedia, ma su un tatami) con la spada di
samurai accanto alle ginocchia; davanti un semplice tavolino; sul tavolino una
pila di libri, l’inchiostro e il pennello per scrivere.
Kaibara Ekken o Ekiken (1630-1714) è nato a
Chikuzen, nei pressi di Fukuoka (Kyushu), figlio di un medico personale del
daimyo locale. A 26 anni fu mandato a Tokyo a studiare medicina, ma due anni
dopo si spostò a Kyoto per studiare il confucianesimo sotto due illustri maestri
(Kinoshita Jun’an e Nakamura Teisai) seguaci di ZhuXi.
Verso i trentanni si mise a propagandare le
dottrine di Zhu Xi, scrivendo numerose opere di divulgazione. Fu il primo a
pubblicare i classici confuciani (e anche antologie degli scritti di Zhu Xi) nella
scrittura giapponese, anziché in caratteri cinesi. Fra i tanti confuciani del
periodo Tokugawa Kaibara Ekken fu sicuramente uno dei più prolifici di scritti
e dei più impegnati nella sua opera educativa. Seppe adattare l’etica
confuciana alla psiche dei giapponesi. Lui propagava uan spiritualità di tipo
confuciano e anche applicava il confucianesimo alla vita pratica della gente,
scrivendo norme e consigli per i giovani, per le donne, per il cittadino. Anche
in economia lui sapeva dare consigli, incoraggiando i feudatari a limitare le
spese. Ricordava loro che le terre erano limitate e di conseguenza anche la
produzione agricola; per cui onde il cibo potesse bastare a tutti, si dovevano
evitare gli sprechi.
Kaibara Ekken nei suoi scritti lasciava un po’ da
parte le preoccupazioni metafisiche e cosmologiche della filosofia di Zhu Xi e
puntava invece sugli insegnamenti etici e psicologici di vita pratica. Era
quindi un confuciano particolarmente interessato al cosiddetto practical
learning (jitsugaku). Okata Takehiko, un confuciano dei nostri tempi, morto
pochi anni or sono, così definiva il lavoro compiuto da Kaibara Ekken: “La
gamma di interessi del jitsugaku di Kaibara Ekken era davvero
strabiliante; comprendeva un po’ tutto, dalla pratica dell’etica alle buone
maniere, alle istituzioni, linguistica, medicina, botanica, zoologia,
agricoltura, produzione industriale, tassonomia, igiene alimentare,
giurisprudenza, matematica, musica e tattica militare.”
Ekken è rimasto famoso specialmente per i suoi manuali di
condotta, che traducevano l’etica confuciana nella vita pratica quotidiana dei
giapponesi, come i Precetti sulle usanze
giapponesi per i bambini (Wazokudōjikun), Precetti per i samurai
(Bukun), Precetti sulla Vita Famigliare (Kadōkun), Grande
Sapere per le Donne (Onna daigaku), Precetti per la vita quotidiana in Giappone (Yamato zokkun). Quest’ultimo libro è un trattato eticoreligioso che
discute il metodo di disciplina morale e spirituale necessario per la pratica
della coltivazione morale (cioè il learning
of the mind-heart, in giapponese shingaku).
L’incipit di questo libro suona così: “I saggi hanno insegnato nel Libro dei Documenti che il cielo e la
terra sono i genitori di tutte le cose e che gli esseri umani sono lo spirito dell’universo...Gli
esseri umani ricevono l’energia vitale più pura e per questo superano tutte le
altre creature...Essi ricevono una natura che consiste in cinque virtù
(benevolenza, rettitudine, deferenza, saggezza e lealtà), per cui la loro mente-cuore
è la mente-cuore del cielo e della terra....Il cielo e la terra danno la vita e
il nutrimento a tutte le cose, la profonda compassione con cui trattano gli
esseri umani è diversa dagli uccelli e dagli animali, alberi e piante. Quindi
gli esseri umani sono fra tutte le cose i figli dell’universo. Per questo gli
esseri umani hanno il cielo e la terra come loro madre e ricevono la loro
grande bontà. Per questo la Via dell’uomo è di servire sempre il cielo e la
terra.”
Una bella
presentazione in inglese di questa grande figura di confuciano si trova in:
Mary Evelyin Tucker, Moral and Spiritual Cultivation in Japanese
neo-Confucianism: the Life and Thought of Kaibara Ekken (1630-1714), State
University of New York Press, 1989.
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