sabato 9 febbraio 2013

Settimana confuciana                                  8 febbraio 2013
Ieri mi è capitata fra le mani una foto che da vari anni non vedevo. Si tratta della foto di un monumento che si trova in Giappone, a Fukuoka, nel tempio Kinryu. È il monumento a Kaibara Ekken, un letterato confuciano di secoli fa.
Il monumento rappresenta lui seduto (evidentemente non su una sedia, ma su un tatami) con la spada di samurai accanto alle ginocchia; davanti un semplice tavolino; sul tavolino una pila di libri, l’inchiostro e il pennello per scrivere.
Kaibara Ekken o Ekiken (1630-1714) è nato a Chikuzen, nei pressi di Fukuoka (Kyushu), figlio di un medico personale del daimyo locale. A 26 anni fu mandato a Tokyo a studiare medicina, ma due anni dopo si spostò a Kyoto per studiare il confucianesimo sotto due illustri maestri (Kinoshita Jun’an e Nakamura Teisai) seguaci di ZhuXi.
Verso i trentanni si mise a propagandare le dottrine di Zhu Xi, scrivendo numerose opere di divulgazione. Fu il primo a pubblicare i classici confuciani (e anche antologie degli scritti di Zhu Xi) nella scrittura giapponese, anziché in caratteri cinesi. Fra i tanti confuciani del periodo Tokugawa Kaibara Ekken fu sicuramente uno dei più prolifici di scritti e dei più impegnati nella sua opera educativa. Seppe adattare l’etica confuciana alla psiche dei giapponesi. Lui propagava uan spiritualità di tipo confuciano e anche applicava il confucianesimo alla vita pratica della gente, scrivendo norme e consigli per i giovani, per le donne, per il cittadino. Anche in economia lui sapeva dare consigli, incoraggiando i feudatari a limitare le spese. Ricordava loro che le terre erano limitate e di conseguenza anche la produzione agricola; per cui onde il cibo potesse bastare a tutti, si dovevano evitare gli sprechi.
Kaibara Ekken nei suoi scritti lasciava un po’ da parte le preoccupazioni metafisiche e cosmologiche della filosofia di Zhu Xi e puntava invece sugli insegnamenti etici e psicologici di vita pratica. Era quindi un confuciano particolarmente interessato al cosiddetto practical learning (jitsugaku). Okata Takehiko, un confuciano dei nostri tempi, morto pochi anni or sono, così definiva il lavoro compiuto da Kaibara Ekken: “La gamma di interessi del jitsugaku di Kaibara Ekken era davvero strabiliante; comprendeva un po’ tutto, dalla pratica dell’etica alle buone maniere, alle istituzioni, linguistica, medicina, botanica, zoologia, agricoltura, produzione industriale, tassonomia, igiene alimentare, giurisprudenza, matematica, musica e tattica militare.”
Ekken è rimasto famoso specialmente per i suoi manuali di condotta, che traducevano l’etica confuciana nella vita pratica quotidiana dei giapponesi, come i Precetti sulle usanze giapponesi per i bambini (Wazokudōjikun), Precetti per i samurai (Bukun), Precetti sulla Vita Famigliare (Kadōkun), Grande Sapere per le Donne (Onna daigaku), Precetti per la vita quotidiana in Giappone (Yamato zokkun). Quest’ultimo libro è un trattato eticoreligioso che discute il metodo di disciplina morale e spirituale necessario per la pratica della coltivazione morale (cioè il learning of the mind-heart, in giapponese shingaku). L’incipit di questo libro suona così: “I saggi hanno insegnato nel Libro dei Documenti che il cielo e la terra sono i genitori di tutte le cose e che gli esseri umani sono lo spirito dell’universo...Gli esseri umani ricevono l’energia vitale più pura e per questo superano tutte le altre creature...Essi ricevono una natura che consiste in cinque virtù (benevolenza, rettitudine, deferenza, saggezza e lealtà), per cui la loro mente-cuore è la mente-cuore del cielo e della terra....Il cielo e la terra danno la vita e il nutrimento a tutte le cose, la profonda compassione con cui trattano gli esseri umani è diversa dagli uccelli e dagli animali, alberi e piante. Quindi gli esseri umani sono fra tutte le cose i figli dell’universo. Per questo gli esseri umani hanno il cielo e la terra come loro madre e ricevono la loro grande bontà. Per questo la Via dell’uomo è di servire sempre il cielo e la terra.”
Una bella presentazione in inglese di questa grande figura di confuciano si trova in:
Mary Evelyin Tucker, Moral and Spiritual Cultivation in Japanese neo-Confucianism: the Life and Thought of Kaibara Ekken (1630-1714), State University of New York Press, 1989.
 
 

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