La Settimana confuciana 15 agosto 2013
Du
Weiming (2)
Qualche settimana fa ho gia’
presentato brevemente Du Weiming – il piu’ noto dei nuovi confuciani odierni -.
Si puo’ trovare una presentazione piu’ dettagliata del personaggio e delle sue
idee nel mio libro sui Nuovi Confuciani. Vedere il sito:
Ma le informazioni del
mio libro risalgono a una decina di anni fa. Interessa forse sapere quali sono
le sue idee attuali. Le ho trovate in un’intervista che Du Weiming ha
rilasciato al Financial Times di
Londra il 28 gennaio 2013.
Du Weiming attualmente
vive a Beijing, e per forza deve avere trovato un modus vivendi nei confronti del governo. La sua posizione e’ di
accettare lo status quo politico cercando di influire dall’interno sulla
cultura della nazione. Accenno a un paio delle sue vedute.
Nella sua lunga
carriera di propagandista del confucianesimo Du Weiming ha sempre lavorato al
dialogo con le altre culture e religioni del mondo. Anche in questo caso lui
punta al dialogo. Secondo lui il momento in Cina e’ molto favorevole, preparato
da tre ondate di nuove idee che ci sono state in Cina negli ultimi decenni: una
e’ stata il diffondersi delle idee del liberalismo
(l’ideale di liberta’) avvenuto al seguito e come base della liberalizzazione
dell’economia lanciata da Deng Xiaoping. Poi con l’esagerato arricchimento di
pochi e la poverta’ estrema di molti, ci fu l’ondata di rilancio degli ideali socialisti
(eguaglianza economica), incrementata negli ultimi anni da Hu Jintao con il
lancio dell’ideale della societa’ armoniosa (hexie shehui). La terza ondata e’ stata la rinascita del confucianesimo
ormai sempre piu’ evidente. La conclusione di Du Weiming e’ che per la Cina di
oggi l’ideale e’: per la cultura accettare il confucianesimo, per l’economia
seguire il socialismo e per la politica il liberalismo. Attualmente lui lavora
non poco al dialogo con il marxismo, che secondo lui e’ un fenomeno mondiale,
dato che esiste quello cinese, ma anche quello russo e quello europeo.
Nei confronti dei sostenitori
del confucianesimo politico, tipo Jiang Qing, Du Weiming dice di nutrire
ammirazione perche’ contribuiscono ad arricchire il pensiero confuciano. Tuttavia
li mette in guardia dal divenire una forma di fondamentalismo, perche’ allora
sarebbero controproducenti per il futuro del confucianesimo.
Interessante anche la
nuova formulazione che Du Weiming ha dato delle tre epoche. Da sempre lui descrive l’evoluzione storica del
confucianesimo come suddivisa in tre epoche: il confucianesimo delle origini,
il neoconfucianesimo Song-Ming, il nuovo confucianesimo contemporaneo. Ora
queste tre epoche le descrive in termini missionari:
nella prima epoca il confucianesimo e’ uscito dal piccolo stato di Lu dove era
vissuto Confucio ed e’ andato verso gli altri stati della Cina. Nella seconda
epoca (Song-Ming) il confucianesimo e’ andato verso i paesi dell’Estremo
Oriente. Infine si ha il confucianesimo della terza epoca, quello
contemporaneo, che sta andando verso tutto il mondo. Questo sicuramente e’ vero
particolarmente per lui, che da decenni non fa che viaggiare da un capo all’altro
del globo a parlare del confucianesimo.
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